Autostrada del Sud

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Autostrada del sud #16
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Autostrada del sud #16

Apr 6, 2021
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Benvenutə a una nuova puntata di Autostrada del sud, la newsletter che sogna intensamente di andare al mare ma nel frattempo si gode come può la primavera a Milano.

Alcuni libri letti questo mese.

Cristina De Stefano, Belinda e il mostro, Adelphi.
De Stefano, giornalista e scout letteraria, in questo libro racconta la “vita segreta” di Cristina Campo, poeta, traduttrice e scrittrice purtroppo ai più sconosciuta. Lo fa con un incredibile lavoro di ricerca e di recupero, consegnandoci una storia vera, ricostruita e scritta con delicatezza e cura. È una biografia, eppure narrata con uno stile si rifà al romanzo. Conoscevo la poesia di Campo ma non la sua vita, la sua fragilità fisica ed emotiva, le sue passioni, idiosincrasie e la sua conversione. E sono grata a Cristina De Stefano per il suo lavoro e per aver colmato alcune mie grandi lacune che mi hanno aiutata a comprendere meglio l’opera di questa autrice.

Adrienne Rich, Cartografie del silenzio, Crocetti editore. A cura di Maria Luisa Vezzali.
Il 9 marzo c’è stato il primo incontro del Poetry Book Club a cura della libreria Verso e in collaborazione con Laura Pezzino, giornalista e grande lettrice e appassionata di poesia. Abbiamo letto Cartografie del silenzio di Adrienne Rich, poeta americana, femminista, rivoluzionaria e vincitrice del National Book Award nel 1974 ex aequo con Allen Ginsberg, premio che accetterà solo a patto di dividerlo con Audre Lorde e Alice Walker. In questa raccolta sono presenti 35 componimenti poetici scritti tra gli anni ‘50 e gli anni ‘90, pieni di compassione e di impossibilità nel dire, di riflessioni sul dolore e sull’ebraismo. Io non sono una grande lettrice di poesia, ma partecipare a questo incontro è stato stimolante e molto bello. E questo libro è una vera gemma.

Roberto Bolaño, 2666 (secondo libro), Adelphi. Traduzione di Ilide Carmignani.
Continua la lettura del capolavoro di Bolaño, un libro al mese. Il secondo libro è “La parte di Amalfitano” e parla di Òscar Amalfitano, un docente universitario cileno, arrivato a Santa Teresa da Barcellona. Ha una figlia con cui vive dopo che sua moglie l’ha abbandonato anni prima. In questo seconda parte ci sono: libri di geometria messi a stendere su fili del bucato, voci misteriose, bar malfamati, bugie e paura di essere pazzi. Sto per dire una banalità ma è quel che penso: leggere questo libro si sta dimostrando un’avventura pazza e incredibile.

Juan Carlos Onetti, La vita breve, Sur. Traduzione di Gina Maneri.
Nella scorsa puntata vi avevo anticipato la novità di Sur, ovvero un’intera collana dedicata a Juan Carlos Onetti. La vita breve è considerato il suo capolavoro e ha aperto la collana insieme a Il cantiere. Non è un libro semplice, parliamoci chiaro. È un libro a cui bisogna abbandonarsi senza riserve, senza farsi troppe domande, senza pretendere di riuscire a mettere insieme subito tutti i pezzi. Il protagonista, Brausen, lavora in un’agenzia pubblicitaria ed è sposato con Gertrudis. Ascolta con ossessione i dialoghi che sente dall’appartamento vicino e nel frattempo scrive un soggetto ambientato a Santa Marìa, una città di sua invenzione. Le tre storie - la sua, quella che sta scrivendo e quella che riguarda l’appartamento vicino - iniziano a intrecciarsi pericolosamente. Realtà e finzione si mescolano, in una narrazione pungente e visionaria.

Da recuperare o in uscita.

Juan José Saer, L’occasione, La nuova frontiera. Traduzione di Gina Maneri.
Torna in libreria Saer, e già sapete la mia felicità. Questo è il settimo libro di Saer che entra nel catalogo LNF. Dalla scheda: “Bianco, un occultista dalle origini misteriose, abbandona Parigi dopo aver subito una vergognosa umiliazione pubblica. Perseguitato da quella che lui chiama “la cospirazione dei positivisti”, lascia l’Europa e fa rotta verso l’Argentina, rifugiandosi in una remota località della pampa. In quel lontano paese, conosce un rispettato e facoltoso medico, il dottor Garay López, e incontra una giovane donna, Gina, che sposerà poco dopo. Ma un giorno, di ritorno a casa dal rancho che ha scelto come luogo di ritiro, sorprende Gina e López in salotto che discutono e nota, o gli sembra di cogliere nello sguardo di sua moglie un’espressione di piacere, e nel sorriso del suo amico un qualcosa di malevolo. Bianco sprofonda così in un delirio di dubbi e gelosia, amplificato da una natura violenta e sconfinata che non pone limiti alla sua follia.”

Ester Armanino, Contare le sedie, Einaudi.
Dopo Storia naturale di una famiglia (2011) e L’arca (2016), Ester Armanino torna con un nuovo romanzo, Contare le sedie, in libreria dal 6 aprile. Dalla scheda: “Di quante vite è fatta la vita di una donna? Troppe, per perdersi ad assecondare il desiderio degli altri. L’esercizio più difficile è trovare la forza di dire semplicemente «questa sono io», mettere insieme i pezzi, e riconoscersi intera. (…) La bambina la cui prima parola è stata «betoniera», la studentessa che si appassiona ai numeri per amore di un surfista, la donna che scopre il desiderio di maternità dopo un incontro con le orche – sono tutte istantanee parziali, capaci di catturare l’essenza. La vita di una donna possiamo guardarla come un fiume che corre, o fermarla in corsa per saggiare ogni volta la trasformazione. (…) Un tassello dopo l’altro, il quadro si compone e il ritratto che ne viene fuori è tenacemente vivo, tridimensionale, fatto di attese, fughe, perdite, incontri, capacità di costruire, solitudine, fondamenta.

Max Porter, Lanny, Sellerio. Traduzone di Marco Rossari.
“Un autore capace di rinnovare storie e linguaggi” si legge nella scheda. E in effetti basta leggere le prime 30 pagine di questo libro per capire che è davvero così. Giudicato miglior libro per il Guardian, New Statesman, Sunday Times e l’Evening Standard, Lanny è la storia di un bambino che sembra avere una connessione magica e misteriosa con l’ambiente attorno a sé. Quando Lanny sparisce nel nulla, polizia, stampa e cittadini si uniscono nelle ricerche, mentre nella terra si muove una creatura antica e misteriosa.

Lola Larra, Sprinters, Edicola Ediciones. Traduzione di Marta Rota Núñez e illustrazioni di Rodrigo Elgueta.
“Nel 1961 si stabilì in Cile una colonia nazista. Colonia Dignidad, oggi Villa Baviera, era una comunità di fatto impenetrabile raccolta attorno allo Zio Paul, leader carismatico che amava circondarsi di una corte di bambini e adolescenti chiamati ‘sprinters’. Solo con l’apertura dei primi casi giudiziari, molti anni più tardi, si cominciarono a portare alla luce gli inquietanti segreti della colonia: collaborazionismo con il regime di Pinochet, un modello di setta, pedofilia, somministrazione di droghe, tratta di persone, traffico di armi.” Un libro dalla forma ibrida che mescola finzione, resoconto storico e documentario. Una nuova chicca di questa casa editrice italo-chilena da tenere sempre sotto osservazione.


Varie ed eventuali.

  • Martina Testa e Claudia Durastanti hanno scritto del caso Amanda Gorman. La prima su Micromega, la seconda su Internazionale. Vi consiglio di leggere entrambe. (Ne ha scritto anche Paul B. Preciado)

  • Luca Giordano è un mio amico e nel lontano 2012 ha scritto un libro bellissimo che si intitola Qui non crescono i fiori. Oggi questo libro torna in libreria con una seconda vita e una seconda pelle, edito da Terrarossa Edizioni. Dovreste leggerlo, vi innamorerete di un’isola, di Damiano, di un cane e di tutti gli addomesticamenti che sono dentro questa storia.

  • Esce il nuovo libro di Edouard Louis.

  • Alla fine l’ha spuntata Mondadori per la pubblicazione in Italia di Detransition, Baby, di Torrey Peters, la prima autrice trans a finire nella selezione del Women's Prize for Fiction. Non si sa quando esce ma si sa che sarà tradotto da Chiara Reali con Antonia Caruso.

Cinque domande a…

Continua la rubrica che intervista persone che lavorano coi libri.
Oggi è il turno di Oliviero Toscani, editor de La Nave di Teseo, la casa editrice fondata da Elisabetta Sgarbi che in pochi anni ha pubblicato libri incredibili.
Io e Oliviero ci siamo visti una sola volta, era maggio 2018 e me lo ricordo bene perché abbiamo bevuto una birra insieme subito dopo la presentazione da Open Milano di Brave con la lingua, edito da Autori Riuniti, antologia di racconti a cui io e Francesca Manfredi - amica e autrice di Un buon posto dove stare e L’impero della polvere, entrambi editi da La Nave - abbiamo partecipato. Abbiamo parlato di libri e di editing e sicuramente di altre cose che non ricordo perché ero senza ombra di dubbio molto sbronza.
Lo ringrazio per la gentilezza e per la disponibilità. Ecco qui le cinque domande per lui e le sue cinque risposte.

1. Qual è il ricordo più bello che hai alla Nave di Teseo?
Il primo Salone del libro di Torino a cui abbiamo partecipato con la Nave di Teseo, nel maggio 2016. A fine febbraio erano usciti i nostri primi libri, poco più di due mesi dopo eravamo al Lingotto, in uno stand semplice ma pieno di energia, orgogliosi dei volumi esposti uno di fianco all'altro. I lettori venivano a trovarci, incoraggiandoci alla nuova avventura. Una ventata di ossigeno rinvigorente.

2. Qual è il libro pubblicato dalla casa editrice per cui lavori che ami di più? E perché?
Ogni libro, ogni autore, ha una storia che lo lega profondamente al suo editore. È un legame imprescindibile. Cito quindi un fatto recente per la sua eccezionalità. Nel mese di febbraio Papa Francesco ha fatto visita a sorpresa alla scrittrice Edith Bruck, dopo aver letto la "Lettera a Dio" contenuta nel romanzo Il pane perduto. Il libro da allora ha avuto 5 edizioni e una grande attenzione mediatica. Edith Bruck è un'autrice straordinaria, testimone dell'olocausto e narratrice con una lingua di grande energia e poesia. Da anni pubblichiamo il suo catalogo in versi e in prosa: quello che amo di più del lavoro di editore è la perseveranza. Soprattutto quando viene premiata.

3. Qual è il primo ricordo che hai con la lettura e/o con un libro?
Non il primo in assoluto, ma tra i ricordi più forti ci sono appassionate sessioni di lettura di romanzi d'avventura, con la luce accesa fino a tarda notte. Jules Verne, Salgari, Kipling. La scoperta di mondi lontani con la fantasia, senza muoversi dalla mia cameretta. Una scoperta rivoluzionaria.

4. Che libro stai leggendo in questo momento?
Sto rivedendo le bozze del libro di Cristina Bartoletti su Giorgio Strehler, che uscirà ad aprile. Strehler era un uomo dal talento, e dalle passioni, fuori dal comune, la sua vita è un romanzo.

5. La tua libreria sta andando a fuoco e puoi salvare un solo libro per portarlo con te. Raccontaci quale e perché.
Un vecchio libro per ragazzi della Mondadori, che racconta la storia di due fratelli che non potrebbero essere più diversi: La strana guerra dei gemelli J. di Margaret Mahy. La mia copia ha la copertina chiara, scolorita e rovinata. È il primo libro senza figure che ho letto nella mia vita. Mi ha seguito in tutti i traslochi finora, e spero continui a farlo.

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(Una specie di) Gruppo di lettura

Marzo era il mese di Operazione massacro, un libro che mi ha fatto stare male fisicamente (nel senso buono). Si parla spesso di questo libro come di uno di quelli che hanno stabilito il confine di genere. Operazione massacro è in effetti molte cose insieme. Un libro che si cita spesso quando si parla di questo è A sangue freddo di Truman Capote, considerato il primo esempio di New Journalism. Lo si cita perché in realtà Operazione massacro è stato scritto una manciata di anni prima del capolavoro di Capote e fa più o meno la stessa cosa, ma stare qui a fare i conti con l’abaco non ci interessa. Sì, è vero: Walsh ha scritto OM cinque anni prima, ed è vero, anche qui l’inchiesta giornalistica (anzi, la contro-inchiesta giornalistica) si mescola alla letteratura. Eppure i libri sono diversissimi. Come giustamente dice Alessandro Leogrande nella sua bellissima postfazione, Capote scrive del male in quanto tale, di come può sconvolgere una comunità rurale e di come si ripercuote nelle vite degli altri. Walsh qui parla del crimine politico, del rapporto tra potere e violenza. Operazione massacro è la cronaca giornalistica dell’uccisione di un gruppo di civili innocenti a opera della prima giunta militare golpista. Walsh prima ci racconta di come ognuno dei protagonisti sia finito nella casa in cui sono stati arrestati, poi di come le cose siano precipitate fino alla fucilazione. Qualcuno si è salvato, altri no. Walsh indaga e ricostruisce, pubblica il racconto a puntate e poi raccoglie tutto in un libro. La lettera aperta alla giunta militare lo rende clandestino e poi un desaparecidos. Il suo corpo non è mai stato ritrovato. È un libro che mi ha fatto male, mi ha fatta soffrire. Ricordo che non riuscivo a stare ferma, mentre lo leggevo. C’era un’agitazione in me, una sorta di tremore, che mi rendeva continuamente inquieta. Ho pensato a questo libro per giorni, ci continuo a pensare. Ve lo consiglio davvero.

(QUI potete trovare un’intervista a I. Acevedo, scrittorə argentinə che a marzo ha curato il seminario “Las búsquedas de Walsh cuentista. Entre el pueblo, el pop y la conciencia de clase” e che racconta i nuovi e diversi modi in cui si può leggere l’opera di Rodolfo Walsh.)
[Amici editori, vogliamo pubblicare anche in Italia I. Acevedo?]

Ad aprile leggiamo La neve dell’ammiraglio, di Álvaro Mutiz (Einaudi), poi mi perdonerete, ma siccome il 31 marzo è uscito Il viaggio premio del mio amatissimo, facciamo un cambio tra Gabriela Mistral e il Corta. Non ce la faccio ad aspettare giugno, NON CE LA FACCIO, VA BENE?

G̶e̶n̶n̶a̶i̶o̶:̶ ̶H̶o̶ ̶p̶a̶u̶r̶a̶ ̶t̶o̶r̶e̶r̶o̶,̶ ̶d̶i̶ ̶P̶e̶d̶r̶o̶ ̶L̶e̶m̶e̶b̶e̶l̶ ̶(̶M̶a̶r̶c̶o̶s̶ ̶y̶ ̶M̶a̶r̶c̶o̶s̶)̶
F̶e̶b̶b̶r̶a̶i̶o̶:̶ ̶L̶a̶ ̶p̶a̶s̶s̶i̶o̶n̶e̶ ̶s̶e̶c̶o̶n̶d̶o̶ ̶G̶.̶H̶.̶,̶ ̶d̶i̶ ̶C̶l̶a̶r̶i̶c̶e̶ ̶L̶i̶s̶p̶e̶c̶t̶o̶r̶ ̶(̶F̶e̶l̶t̶r̶i̶n̶e̶l̶l̶i̶)̶
M̶a̶r̶z̶o̶:̶ ̶O̶p̶e̶r̶a̶z̶i̶o̶n̶e̶ ̶m̶a̶s̶s̶a̶c̶r̶o̶,̶ ̶d̶i̶ ̶R̶o̶d̶o̶l̶f̶o̶ ̶W̶a̶l̶s̶h̶ ̶(̶L̶a̶ ̶n̶u̶o̶v̶a̶ ̶f̶r̶o̶n̶t̶i̶e̶r̶a̶)̶
Aprile: La neve dell’ammiraglio, di Álvaro Mutiz (Einaudi)
Maggio: Il viaggio premio, di Julio Cortázar (Sur)
Giugno: Sillabe di fuoco, di Gabriela Mistral (Bompiani)
Luglio: Un’innocente crudeltà, di Silvina Ocampo (La nuova frontiera)
Agosto: Dell’amore e di altri demoni, di Gabriel Garcia Marquez (Mondadori)
Settembre: Figure nel salotto, di Norah Lange (Adelphi)
Ottobre: Finzioni, di Jorge Louis Borges (Adelphi)
Novembre: Impalcature, di Mario Benedetti (Nottetempo)
Dicembre: L’angelo dell’abisso, di Ernesto Sabato (Sur) (È consigliato, ma non obbligatorio, leggere prima Il tunnel e Sopra eroi e tombe).

Un link.
Una webcam sul tetto del Pirellone per seguire passo passo un falco pellegrino che cova.

Un album.
Questa puntata è stata scritta ascoltando Brol di Angèle.


Eccoci arrivati anche questa volta alla fine.
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Alla prossima!

Silvia

L’autostrada disegnata è di Elisa Lipari.

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