Autostrada del sud #11
Benvenutə a una nuova puntata di Autostrada del sud, la newsletter che ha deciso di diventare anche qualcos'altro, ma siccome servono tempo, impegno, energia, inizia facendo grandi respiri di incoraggiamento.
Intanto le novità: c'è un nuovo logo, qualcuno lo chiamerebbe Header, e l'ha fatto Elisa, aka Lipsteria, a cui va un grandissimo grazie, soprattutto per la pazienza.
Questa newsletter diventata un canale che sta diventando anche altro, è un progetto che sta piano piano prendendo piede e ho pensato che l'immagine presa da Unsplash fosse da archiviare; era ora (anche) di avere qualcosa di solo suo.
Altre novità: volevo fare da moltissimo tempo la Tote bag e ora, grande festa a corte, esiste!
Eccola qui, in tutta la sua bellezza, adagiata sul mio divano.
Ti piace? Vuoi portarla in giro (...) o usarla per fare la spesa e sbandierarla al grido: VIVA JULIO CORTÁZAR ENORMISSIMO CRONOPIO?
Costa € 8,00 + le spese di spedizione e la puoi richiedere al mio indirizzo mail: autostradadelsud [at] gmail [dot] com
Ancora: ho aperto un account Ko-Fi, che altro non sarebbe che una piattaforma che permette di sostenere progetti al costo di un caffè (caffè anglosassone, la donazione minima è di € 3). Il canale Telegram, la Newsletter che stai leggendo e anche *questo nuovo progetto in cui mi sono buttata* prendono tempo, impegno, riflessioni. Se ti piacciono, se alcune volte ti hanno fatto comprare un libro che non conoscevi e che ti ha incuriositə, da oggi, se vuoi, puoi sostenermi con il costo di un caffè, appunto.
Potevo fare l'affiliazione a Amazon? Sì. È quanto di più lontano alla mia etica esista? Sempre sì.
Riassumendo: Sostegno su Ko-Fi, Tote bag via mail. Da non invertire.
Va bene, partiamo.
L'avete anche voi un tremendo deja-vu? Il pc del lavoro che si apre sulla vostra scrivania anziché in un open space pieno di gente, le persone che cambiano lato del marciapiede, il lievito che scompare dagli scaffali dei supermercati e un profondo senso di angoscia e di totale incertezza.
Sono giorni difficili, a volte tremendi, in cui ci chiediamo come siamo rifiniti nello stesso tunnel, senza il minimo strumento per arginare questa nuova cosa, che è in realtà vecchia, eppure nel tempo presente.
Personalmente sono molto spaventata da tante cose, ho il cervello che viaggia a velocità molto aumentate rispetto alle mie capacità di tenere il passo; spesso mi chiedo che senso abbiano i progetti che facciamo, le distrazioni, se siano giuste, o se non spostino invece l'attenzione altrove, siano inutili e quasi offensivi in un momento come questo. Ci rifletto spesso e cambio spesso idea. Che senso ha mandare questa newsletter mentre gli ospedali sono pieni, la gente perde il lavoro, soffre, muore, si affanna?
Non ne ha, eppure sì. Mi viene in mente quella spilla della Minimum Fax presa a un salone di chissà quanti anni fa. Diceva: I libri se la cavano sempre. Dirò una banalità, ma la mia passione per la letteratura, la scrittura e il portare avanti i progetti che ho in testa sono stati ciò che ha salvata in questo anno. Lo hanno fatto anche leggere le newsletter che amo, ascoltare le playlist su Spotify, rivedere le persone per me importanti, conoscerne di nuove. Io non lo so se davvero Andrà tutto bene, so che nel frattempo ognuno ha il diritto di trovare sollievo, amore, piacere, nelle cose che ha attorno. Fatelo, facciamolo.
Alcuni libri letti dall'ultimo invio della newsletter.
Juan José Saer, Glossa, La nuova frontiera. Traduzione di Gina Maneri.
Ho scoperto questo autore argentino solo quest'anno e vi avevo già parlato de Il fiume senza sponde, la storia dell'Argentina raccontata attraverso il Rio de la Plata. Glossa è il primo romanzo che leggo di Saer, scrittore argentino considerato tra i più importanti della generazione post-Borges. Si tratta della sua opera più filosofica ed è difficilmente riassumibile. Leto e il Matematico si incontrano per caso in Avenida San Martin, a Buenos Aires, e percorrono un pezzo di strada insieme. Parlano della festa di compleanno del poeta Washington Noriega. Il Matematico non c'è stato perché era a Francoforte, Leto perché non è stato invitato. Da questo semplice pretesto parte una lunga chiacchierata per gli isolati del quartiere. Una chiacchierata che fa porre molte domande e insinua molti dubbi, sia ai due protagonisti che a noi che leggiamo. Tra ricordi, verità che cambiano, riflessioni, i due girano per Buenos Aires toccando i temi di conversazione più disparati e affrontando (anche) la storia argentina, che in quel momento viveva il suo momento più oscuro.
Annie Ernaux, Passione semplice, Bur. Traduzione di Idolina Landolfi
In questa breve novella, Annie Ernaux racconta di un grande amore vissuto anni prima. Lui non ha nome, è solo un'iniziale, A. È un amore clandestino: lui è sposato, lei aspetta paziente che il telefono suoni, che lui le dia un appuntamento, che entri dalla porta d'ingresso. Un fuoco che brucia, le follie che si fanno quando si ama. Ernaux racconta quello che ognuno di noi ha vissuto a modo proprio: la sensazione di non poter vivere senza l'altrə, il fiato che manca al pensiero del prossimo incontro o dei giorni che ci sono nel mezzo. E ci mostra come le manie, le sciocchezze, le ossessioni, siano comuni a ognuno di noi ("l'ho fatto anche io"). Un amore destinato a finire, ma che ha lasciato un segno, un'incisione sul tavolo di legno. Ogni volta che guardi quel segno, non potrai fare altro che pensare sempre e solo a quella persona.
Emanuele Trevi, Due vite, Neri Pozza.
Le due vite raccontate da Trevi sono quelle di Rocco Carbone e Pia Pera, entrambi scrittori, uniti da una fortissima amicizia e prematuramente scomparsi. Sensibile e accogliente lei, spigoloso e orgoglioso lui, erano legati da una profonda amicizia che mai è stata toccata dall'eros.
Trevi non solo scrive benissimo, ma ha anche un modo incredibile di raccontare queste due vite, e come hanno toccato la sua. Delicato eppure sempre diretto, condivide ricordi e rimpianti, pensieri che non l'abbandonano e nostalgie, dettagli che non riesce a mettere da parte nonostante gli anni che passano.
Otessa Moshfeg, La morte in mano, Feltrinelli. Traduzione di Gioia Guerzoni.
Avevo molto apprezzato Il mio anno di riposo e oblio (cfr. Autostrada del Sud #8) e aspettavo La morte in mano per farmi un'idea più precisa di questa giovane autrice statunitense. Invece ecco arrivare la delusione.
Una donna anziana, rimasta vedova, lascia tutto e si trasferisce in una casa di campagna. Una mattina, durante una passeggiata nel bosco col suo cane, trova un biglietto che segnala il luogo in cui è sepolta una donna, Magda, uccisa non si sa da chi. Da questo fatto parte la volontà della protagonista di scoprirne di più, di trovare il responsabile. L'indagine personale ha i tratti dell'allucinazione e di fatto tutto quello che leggiamo sono le supposizioni della donna. Tecnicamente bisogna essere molto bravi a scrivere un libro in cui non succede niente, in cui quello che leggiamo è solo frutto di ipotesi, questo non lo metto in dubbio. Ma una volta scoperto il giochino, io mi sono solo terribilmente annoiata. Peccato.
Édouard Louis, Storia della violenza, Bompiani. Traduzione di Fabrizio Ascari.
Storia della violenza è la seconda opera di Édouard Louis, scrittore francese classe '92, diventato famoso per il libro autobiografico Farla finita con Eddy Belleguele (Bompiani, la traduzione è sempre di Fabrizio Ascari). Racconta lo stupro e il tentato omicidio che Louis ha subìto la notte di Natale del 2012, quando rientrando da una festa viene avvicinato da un giovane, Reda, con cui Louis chiacchiera per un pezzo di tragitto. Louis lo invita a salire a casa sua e i due passano la notte insieme. Al mattino, uscito dalla doccia, si accorge che il suo telefono e il suo iPad sono scomparsi e chiede a Reda, ancora nella stanza, se ne sappia qualcosa. È a questo punto che Reda estrae una pistola, immobilizza Louis, lo strangola e lo violenta. Il libro è il racconto di quella notte e della mattina successiva, quando Louis denuncia il giovane. Ma la storia la sentiamo raccontare dalla sorella di Louis, perché come dice lui stesso, "È una tragedia delle nostre vite: le nostre storie sono sempre raccontate dagli altri".
Ta-Nehisi Coates, Il danzatore nell'acqua, Einaudi. Traduzione di Norman Gobetti.
Ne avevo accennato nella scorsa puntata, ma nel frattempo l'ho letto, il libro è uscito e se ne può parlare. Primo romanzo di Coates (gli altri sono saggi, usciti per Codice) è un libro importante, denso, estremamente maturo, che mescola il realismo con una punta di magia. Siamo in Virginia, nelle piantagioni di tabacco, dove il protagonista diciassettenne Hiram Walker è uno schiavo. Figlio di un uomo bianco che dopo aver messo incinta sua madre l'ha venduta quando Hiram è ancora piccolo, il ragazzo ha una memoria straordinaria e un'intelligenza sopraffina che lo portano a lavorare a stretto contatto con i bianchi. Non solo. Scopre di avere un potere, la "conduzione" che lo porterà a fuggire dalla piantagione per imbarcarsi in una missione, non solo personale, ma per tutto il suo popolo.
Libri interessanti che vorrei leggere se la pila in attesa riesce ad essere smaltita.
Colin Wilson, L'outsider, Atlantide. Traduzione di Thomas Fazi.
Apparso per la prima volta in Inghilterra nel 1956, questo libro ha una genesi bizzarra e bellissima. È stato scritto in una sala di lettura del British Museum in un periodo in cui Wilson dormiva in un sacco a pelo in giro per Londra. È considerato uno dei classici "underground" più rilevanti del Novecento. "Attraverso l’opera e la vita di artisti, scrittori e filosofi come Kafka, Camus, Hesse, Hemingway, Nietzsche, Barbusse, Van Gogh, Blake, Sartre, Gurdjieff e Dostoevskij, Colin Wilson esplora la psiche e il ruolo di chi 'vede troppo e troppo lontano' e giunge a definire un nuovo modello di conoscenza e libertà."
Valentina Maini, La mischia, Bollati Boringhieri.
Uscito proprio a cavallo del primo lockdown, tutti me ne hanno parlato come di un esordio incredibile.
Ambientato a Bilbao, vede per protagonisti due gemelli, Gorane e Jokin, figli di terroristi dell'ETA con un rapporto viscerale. Ho letto l'estratto disponibile sul sito e sono rimasta sbalordita dallo stile e dalla tenuta del ritmo e della storia. Ne ho visto molto parlare nella mia "bolla" (e sempre benissimo); purtroppo il periodo di uscita non ha dato forse la visibilità che meritava questo romanzo. Sono molto curiosa di leggerlo.
Bernardine Evaristo, Ragazza, donna, altro. Sur. Traduzione di Martina Testa.
Esce l'11 novembre ed è il Booker Prize 2019. Evaristo è la prima donna nera ad aver vinto questo premio e la prima autrice nera ad arrivare in testa alla classifica della narrativa tascabile nel Regno Unito. È un romanzo corale con dodici protagoniste: donne in carriera o impiegate in un'impresa di pulizia, lesbiche ed eterosessuali, giovani e meno giovani. Le loro storie si incontrano e si intrecciano in una storia che, scheda libro dixit, "formano un romanzo anticonvenzionale e appassionante che rilegge un secolo di storia inglese da una prospettiva inedita e necessaria."
Io ho pre-ordinato la mia copia su Bookdealer, sostenendo una libreria indipendente di Milano.
Di Bookdealer vi avevo già parlato, ma oggi più che mai è meglio fare un richiamino. Si tratta di una piattaforma di e-commerce che sostiene le librerie indipendenti. È cioè possibile acquistare e farsi consegnare a casa uno o più libri, scegliendo una o più librerie dalle quali acquistare. Non voglio fare la paladina anti-Amazon (che sono) ma perché comprare un libro su Amazon quando allo stesso prezzo puoi riceverlo a casa sostenendo i librai indipendenti? E ci sono altri vantaggi. Per esempio, i primi 100 che acquistano Ragazza, donna, altro su Bookdealer riceveranno una tote bag con una citazione del libro e tutti quelli che pre-ordinano il libro potranno partecipare a un incontro online con Martina Testa, editor e traduttrice.
Non avete più scuse.
Notizie varie.
Vi ricordate quando vi avevo parlato de L'isola dei senza memoria, di Yōko Ogawa, edito dal Saggiatore? Il libro con l'idea bellissima ma resa (secondo me) così così? Ebbene, Il regista di The Handmaid's Tale, Reed Morano, adatterà per il grande schermo proprio L'isola dei senza memoria (titolo originale: The memory police).
A novembre esce per Minimum Fax un volumone di 1300 pagine con tutti i capolavori di Richard Yates, che si intitola, appunto, I capolavori.
Dopo I racconti di Malamud, arrivano in un unico volume le opere più importanti dello scrittore americano. Da Revolutionary Road a Undici Solitudini fino a Easter Parade.
Su Netflix è uscito Rebecca, l'adattamento cinematografico di Rebecca la prima moglie, romanzo di Daphne Du Maurier ripubblicato da poco da Il Saggiatore.
Esce per Einaudi il nuovo libro di Emma Cline, l'autrice di Le ragazze (cfr. Autostrada del Sud #1). Si intitola Harvey (traduzione di Giovanna Granato), e l'Harvey a cui si riferisce è Harvey Weinstein. La voce narrante segue Harvey mescolando realtà e finzione, e "Cline irrompe nella cronaca, reinventa alcuni episodi e allude ad altri. Riuscendo, con maestria e formidabile finezza psicologica, a trasformare un celebre caso giudiziario in un racconto universale e senza tempo". (È uscito un articolo di Paolo Giordano sul Corriere il 1 novembre. Per chi è abbonato, potete leggerlo QUI)
Sempre su Netflix si trova la mini serie La regina degli scacchi, tratta dall'omonimo romanzo di Walter Trevis, pubblicato da Minimum Fax nella traduzione di Angelica Cecchi. Ho letto il romanzo nel 2014 e ricordo di averlo molto apprezzato. Sto guardando le serie e sono in fissa totale, tipo che mi impongo una puntata ogni due giorni per non finirla l'ho finita in due giorni.
Un album.
Questa puntata è stata scritta ascoltando Cardan, di Agar Agar.
Un link.
O meglio, un podcast, quello di Giulia Depentor. Si chiama Camposanto, parla di cimiteri ed è bellissimo.
Un'ultima cosa che non c'entra coi libri.
Stiamo vivendo un momento difficilissimo e complesso.
Se hai bisogno di aiuto, se ti senti solo, se ti capita di fare brutti pensieri, se hai paura, se hai attacchi di panico e ansia, sono attivi diversi numeri che forniscono aiuto psicologico a chi lo richiede.
Chiedere aiuto è sano. Informati sulle strutture attive nella tua città o a livello nazionale, e non vergognarti di farlo. Daniela Collu, in arte Stazzitta, ha chiesto ai suoi follower di segnalare le strutture e i professionisti delle loro città/zone e ha raccolto tutte le informazioni in questo pezzo su Medium.
Ecco quanto, ci si sente verso Natale.
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Baci stellari.
Silvia